Si tratta del “Sant’Ambrogio” del ‘300, attribuito a Giusto de Menabuo, rubato dalla Pinacoteca di Bologna il 10 marzo 2018 durante l’orario di apertura, nonché della “Crocefissione e discesa al Limbo” del tredicesimo secolo sottratta a Faenza: il quadro di piccole dimensioni è stato staccato dalla cornice e trafugato dal museo senza grandi difficoltà, verosimilmente dentro una borsa o sotto i vestiti.

L'immagine raffigura la “Crocefissione e discesa al Limbo” del tredicesimo secolo sottratta a Faenza

“Crocefissione e discesa al Limbo” del tredicesimo secolo – Faenza

Infine, è stato ritrovato di un “Ritratto di donna” delle metà del XVII secolo rubato a Imola.

L'immagina raffigura un "Ritratto di donna” delle metà del XVII secolo rubato a Imola.

“Ritratto di donna” delle metà del XVII secolo – Imola.

Le indagini serrate e le acquisizioni dei filmati di video sorveglianza dei musei hanno permesso di accertare il momento della consumazione dei reati, nonché di individuare la fisionomia e le  fattezze del criminale immortalato in alcuni fotogrammi. Il sospetto, pedinato lungo le vie cittadine, prima che potesse darsi alla fuga è stato fermato. Durante la perquisizione domiciliare dell’indagato le Forze dell’Ordine hanno rinvenuto i dipinti rubati e gli indumenti utilizzati in occasione dei furti.

La guerra a tutela del nostro Patrimonio Artistico prosegue indefessa e senza tregua, la guardia è alta e i successi sempre pronti ad arrivare.

Complimenti sinceri ai Carabinieri del Nucleo Tutela del Patrimonio artistico.